BLOCCO CONTRO CUBA : SEMPRE PIU' FORTE L' ISOLAMENTO USA

Pubblicato il da amigosdecubaitalocalvino

Da Granma Internacional

 

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Waldo Mendiluza

L’anno appena terminato ha ratificato l’isolamento degli Stati Uniti con il loro blocco economico, commerciale e finanziario a Cuba, assedio che ha trovato nella ONU uno spazio di condanna quasi unanime. Forum, dibattiti e dichiarazioni nella ONU, formata da 193 nazioni indipendenti del pianeta, nel 2013 hanno espresso posizioni categoriche contro le sanzioni applicate da più di mezzo secolo, con un impatto calcolato più di un bilione, 157.000 milioni di dollari.

Genocida, criminale, disumano, illegale, reliquia della guerra fredda, anacronismo e principale ostacolo allo sviluppo dell’Isola, sono alcuni degli aggettivi pronunciati nel seno delle Nazioni Unite a proposito delle misure unilaterali di Washington da capi di Stato, ministri degli Esteri e altri funzionari dei cinque contenenti. Più di 40 paesi del pianeta hanno reclamato l’eliminazione dell’assedio statunitense contro Cuba.

Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha considerato il blocco di Washington "il peggiore genocidio", mentre i presidenti di El Salvador, Mauricio Funes, e del Ghana, John Mahama, come la prima ministra di Trinidad y Tobago, Kamla Persad-Bissessar, lo hanno chiamato “una condotta del passato”. Il primo ministro di San Vicente, Ralph Gonsalves, ha definito una "vendetta miope" l’assedio della Casa Bianca, che ha provocato perdite milionarie e un severo danno sociale.

Tutte le persone che pensano con logica, esigono la fine del blocco”, ha affermato il presidente del Gambia, Hadji Yahya Jammeh, che ha chiamato disumane, ingiuste e  flagranti le sanzioni di Washington, e ingiustificate.

In molti interventi, l’assedio nordamericano a Cuba è stato condannato perchè ostacola fortemente lo sviluppo degli abitanti dell’Isola e perchè si tratta di una violazione  del diritto internazionale. In altri interventi gli oratori hanno rimproverato le successive amministrazioni degli USA, impegnate ad ignorare le risoluzioni approvate dalla stragrande maggioranza nell’Assemblea.

"Il blocco statunitense contro Cuba viola il principio del Diritto Internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e l’uguaglianza  sovrana tra i paesi",  ha detto il rappresentante permanente del  Venezuela, Samuel Moncada.

L’ambasciatore  venezuelano nella ONU ha citato la Legge Helms Burton, del 1996, come “uno strumento d’intimidazione e minaccia per tagliare la corrente degli investimenti stranieri verso l’Isola dei Carabi”.

La rappresentante permanente del Nicaragua nelle Nazioni Unite, María Rubiales, ha segnalato che l’immensa maggioranza dei popoli e dei governi del mondo è contraria ad un’azione così disumana e criminale.

Non si può ignorare che gli Stati Uniti bloccano un’Isola che invece di  soldati, come fa il governo degli USA, invia ai popoli medici ed educatori”, ha detto ancora, ed ha sottolineato e segnalato che Washington ignora ogni anno il reclamo della comunità internazionale. 

Speriamo che il processo di riforma che avverrà nelle Nazioni Unite renda questa organizzazione più democratica, aperta, e con la capacità di implementare le sue risoluzioni”. (Traduzione Granma Int.)

Foto inserita da Internet

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